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L’uso dell’aloe in gravidanza è da sempre molto dubbio per i pareri discordanti che ci sono in merito. Scopriamo cosa c’è da sapere per non sbagliare.
Quando si parla di uso dell’aloe in gravidanza, la prima cosa da sapere è che questa è disponibile sia in forma di succo che di gel. Allo stesso modo la si può assumere per bocca (ad esempio per ottenere un effetto lassativo) o usare come crema al fine di limitare arrossamenti o bruciori.
Si tratta, insomma, di una sostanza che ha diversi impieghi, alcuni dei quali sono sconsigliati in gravidanza.
Aloe in gravidanza: cosa c’è da sapere
Come già accennato, l’uso dell’aloe vera in gravidanza è sconsigliato per la presenza degli antrachinoni, delle sostanze che stimolano le contrazioni dell’intestino e che sono responsabili degli effetti lassativi dell’aloe.
Effetti che, in genere si hanno nel giro di poche ore ma che in caso di gravidanza sono solitamente da evitare. Quando si è in dolce attesa, infatti, è sempre meglio evitare simili effetti. E, anche a livello lassativo sono più indicate sostanze emollienti che andrebbero decise sempre in accordo con il medico.
Aloe vera in gravidanza: uso esterno
Al contrario di quanto detto per l’uso orale, l’assunzione dell’aloe vera per uso esterno non è sconsigliata. Anzi, a differenza di diversi farmaci utili per gli stessi scopi è consigliata in quanto si tratta di un ingrediente naturale. L’aloe sotto forma di gel è infatti utile per lenire arrossamento e bruciori, per alleviare scottature solari e per ridurre i danni provocati dalle punture di insetti.
Per usarla basta applicarne una piccola quantità nella zona che presenta il problema. Dopo un leggero massaggio, in genere, si inizia a provare un’immediato sollievo al quale segue quasi sempre una riduzione dell’eritema o del problema per cui si è scelto di usarla.
Si tratta quindi di un rimedio molto utile e da tenere sempre con se in quanto utile in diversi frangenti. Quanto alle controindicazioni, infatti, a meno di non essere allergici all’aloe stessa è davvero difficile che questa provochi degli effetti collaterali importanti. Altro motivo per cui è spesso consigliata in gravidanza. Detto ciò, prima di usarla è sempre meglio chiedere un parere al proprio medico curante.
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